Prima paziente in Europa sottoposta a trattamento di radioterapia stereotassica alla mammella con sistema GammaPod™

22 Dicembre 2021

All’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine entra in uso clinico il sistema GammaPod™, l’innovativa tecnologia specificamente progettata per il trattamento radiante del tumore alla mammella.

Con la conferenza stampa del 23 dicembre 2021, l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (ASU FC) ha ufficializzato l’impiego clinico del sistema GammaPod™. Nei giorni precedenti sono state infatti sottoposte a trattamento radiante con questa nuova tecnologia, le prime tre pazienti a livello europeo.

Ad oggi, il centro di radioterapia dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine è l’unico centro in Europa a disporre di questa macchina specificamente progettata per il trattamento della mammella, il primo quindi a poter offrire i vantaggi clinici di una soluzione davvero innovativa. In tutto il mondo, quello di Udine è il terzo centro a disporre del sistema GammaPod™. Gli altri due centri si trovano entrambi negli Stati Uniti, paese in cui il sistema è stato progettato e realizzato dall’azienda Xcision Medical Systems, il cui fondatore è il Prof. C. Yu, già noto come il fisico “padre della VMAT”, elemento non trascurabile che ci rende ancora più fieri ed orgogliosi.

I vantaggi offerti da un trattamento radioterapico con GammaPod™

L’insieme delle caratteristiche tecniche esclusive di GammaPod™ permettono di erogare una dose estremamente conforme al bersaglio, e allo stesso tempo, di ridurre drasticamente la dose ai tessuti sani, inclusa la cute. Le eccellenti prestazioni di GammaPod™ consentono quindi sia di migliorare i risultati clinici che di ridurre al minimo gli effetti collaterali.

Inoltre, Come spiega il Dr. Marco Trovò – Direttore della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica di Udine:

“Le caratteristiche uniche del GammaPod™ permettono di ottenere numerosi vantaggi, sia sul piano clinico, ma anche su quello sociale/economico. Tra i benefici oggettivi che riscontrano immediatamente le pazienti c’è la riduzione della durata complessiva del trattamento: anziché le tradizionali 4-6 settimane, GammaPod consente facilmente di somministrare l’intero trattamento addirittura in un’unica giornata. Nel nostro centro, grazie a GammaPod, abbiamo trattato le prime pazienti con 3-5 frazioni e successivamente siamo passati direttamente alla frazione singola, con enorme soddisfazione delle pazienti.”

A tal proposito, il Dr. Paolo Scalchi, Direttore della Struttura Complessa di Fisica Sanitaria presso l’ASU FC spiega che

“GammaPod™ consente di utilizzare protocolli di ipofrazionamento spinto grazie alle seguenti specifiche peculiarità:  

1. utilizzo di multipli campi di ingresso delle radiazioni

2. posizionamento prono della paziente con sistema specifico di localizzazione e dislocamento del target rispetto a cuore e polmoni

3. accuratezza submillimetrica sia nella geometria di irradiazione che negli spostamenti del lettino di trattamento”.

 

 

Tra i vantaggi che potranno riscontrare le pazienti, non solo quindi una riduzione degli effetti collaterali acuti e tardivi ed un migliore risultato cosmetico, ma anche un miglioramento della qualità della vita durante il periodo di trattamento, dato che spesso le pazienti sono donne impegnate ed in età lavorativa. L’impatto è ancora maggiore nei casi in cui le pazienti risiedono lontane dal centro di radioterapia.

 

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