La certificazione dell’innovativo sistema per la radioterapia stereotassica della mammella consente l’avvio della prima installazione europea e apre le porte ad installazioni in altri centri.
“Siamo entusiasti di portare GammaPod sul mercato europeo, dove la necessità di trattamenti radioterapici più efficienti e precisi per il cancro alla mammella è in aumento,” ha affermato l’inventore di GammaPod, il Prof. Cedric Yu dell’Università del Maryland, nonché fondatore e Amministratore Delegato di Xcision, azienda produttrice di GammaPod, distribuita in Italia da Tema Sinergie.
Guarda come Cedric Yu descrive l’innovativa tecnologia per il trattamento del cancro alla mammella.
Sappiamo bene che i Sistemi Sanitari, in generale, stanno sempre più privilegiando procedure che consentano di offrire assistenza di alta qualità a costi pro-capite inferiori, raggiungendo al contempo livelli elevati di soddisfazione del paziente.
“La capacità di GammaPod di somministrare dosi conformi di radiazioni in modo non invasivo e solo sulla zona affetta dal tumore, con la precisione e l’accuratezza della radiochirurgia stereotassica, potrà certamente diminuire drasticamente il numero di sedute di trattamento e ridurre il disagio dei pazienti di doversi sottoporre a trattamenti prolungati” ha aggiunto Cedric Yu.
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Una prospettiva condivisa anche dal Dr. Marco Trovò, Direttore del Reparto di Radioterapia dell’ASUIUD di Udine che a breve diventerà il primo centro europeo a installare GammaPod.
La marcatura CE, che ne consente la commercializzazione e l’utilizzo in territorio europeo, rappresenta infatti un elemento chiave per la concretizzazione della prima installazione europea già concordata un anno fa, quando il Dr. Marco Trovò spiegava così la decisione di puntare sul rivoluzionario sistema sviluppato da Xcision:
“Abbiamo scelto GammaPod per la sua capacità di cambiare la prassi. In Italia e in tutta Europa, il nostro campo si sta muovendo per curare i pazienti con cancro alla mammella in fase precoce con cicli più brevi di radioterapia. GammaPod è totalmente non invasivo e può potenzialmente consentire ai nostri pazienti di ricevere un ciclo completo di trattamento da una a cinque sedute.”
L’ASUIUD aderirà anche al GammaPod Research Consortium, fondato dalla facoltà di medicina dell’Università del Maryland (USA), per approfondire le applicazioni postoperatorie e preoperatorie di GammaPod.
L’obiettivo è quello di individuare nuove possibilità di trattamento con dosi più elevate e un ridotto numero di sedute. Un risultato che non solo favorirebbe la qualità della vita del paziente, ma permetterebbe di aumentare il numero di pazienti trattabili e ridurre i tempi di attesa.
“La possibilità di trattare i pazienti in maniera non invasiva con una singola dose di radiazioni che rimuova il tumore ed eviti l’operazione potrebbe rivoluzionare il nostro campo,” sostiene il Dr. Trovò. “Ridurrebbe il peso del trattamento sui pazienti e al contempo abbasserebbe i costi per il sistema sanitario.”