Più sicurezza per il dipartimento di Imaging del Charing Cross Hospital grazie a KARL100

6 Luglio 2022

Il reparto di medicina nucleare del Charing Cross Hospital ha recentemente rinnovato rinnovato la strumentazione dedicata all’attività PET Scan installando il nuovo sistema automatico di dispensazione ed infusione di radiofarmaci, KARL100 e Rad-Inject.


Oggi andiamo a Londra per incontrare Luis Alves, PET Modality Lead al Charing Cross Hospital, e il suo Team in occasione dell’installazione e della messa in funzione di KARL100 e Rad-Inject. Il sistema sarà utilizzato prevalentemente per la dispensazione e l’infusione di radiofarmaci per esami diagnostici PET con l’obiettivo del reparto d’incrementare il numero di pazienti trattati ogni giorno, migliorando allo stesso tempo la sicurezza degli operatori coinvolti e il servizio offerto.

 

 

In particolare, come spiega Luis Alves, a cui abbiamo chiesto di raccontarci la loro esperienza di utilizzo, con l’installazione di KARL100 il rischio di esposizione alle radiazioni per gli operatori del reparto si è praticamente azzerato.

“Gestiamo venti pazienti al giorno con quattro Tecnici Sanitari. Questo significa che ogni tecnico esegue 5 iniezioni al giorno, il ché ci stava portando molto vicino ai limiti consentiti di esposizione alle radiazioni. Dall’installazione del Karl100, il livello di esposizione è al minimo assoluto, se non inesistente, grazie alla perforazione automatica della fiala e all’apertura automatica del Leadpot. KARL100 ci consentirà di ampliare il servizio, trattando più pazienti senza compromettere la sicurezza del personale”.

Fra le varie caratteristiche che più hanno convinto il Team del Charing Cross Hospital c’è la possibilità di realizzare l’infusione del radiofarmaco in modalità remota, grazie all’utilizzo dell’iniettore automatico Rad-Inject. Questa possibilità, oltre a permettere di realizzare più infusioni contemporaneamente e quindi a trattare più pazienti simultaneamente utilizzando una solo unità, semplifica di molto il lavoro, come ci racconta Luis Alves:

“Realizzando l’infusione tramite siringhe schermate trasportabili, da 1 kg, si risparmia tempo e fatica, rispetto a dover movimentare il carrello o a portare i pazienti in un’area specifica per l’iniezione”.

A ciò si aggiunge poi una maggiore soddisfazione da parte dei pazienti, i quali accettano con maggiore serenità un dispositivo dalle dimensioni ridotte come il Rad-Inject.

Siamo davvero felici di aver aiutato il Dipartimento di imaging del Charing Cross Hospital, insieme al nostro partner locale LabLogic, a rendere il lavoro di tutti i giorni più semplice e sicuro. Un grazie particolare a George Hunter, Product specialist LabLogic, che ha seguito in prima persona l’installazione.

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Pubblicato in Medicina Nucleare
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